Gestione NPL
Una particolare e quasi maniacale attenzione al mercato del recupero crediti e l’avvento sul territorio italiano degli NPL ci ha indotto a modellare e ristrutturare il nostro processo di gestione delle posizioni affidate.
Circa sei anni fa ci siamo “dati la scossa” per rivoluzionare i nostri processi e le procedure interne al fine di ottenere un tempestivo aggiornamento dei dati e delle posizioni.
Con l’arrivo sempre maggiore degli NPL abbiamo puntato tutti i nostri sforzi al fine di industrializzare il processo di gestione delle posizioni.
Non era più sufficiente reperire persone competenti da inserire nel team ma occorreva migliorare i processi inserendo la tecnologia.
La nostra analisi è partita dalla considerazione che come azienda di recupero per porci in modo interessante agli occhi della mandante e, perché no, anche ai fondi esteri che cercano specializzazioni come abbiamo visto dalle ultime acquisizioni sul mercato, dovevamo si puntare sul capitale umano ma soprattutto sul capitale tecnologico, certi che la chiave vincente è quella di avere una modalità strutturata, pianificata e permanente, che supporta una prassi, una metodologia, un progetto, un sistema di gestione.
Ci siamo preposti che per essere uno dei protagonisti della rete per la gestione del recupero degli NPL è necessario proporsi al mercato con soluzioni innovative che consentano di configurare e disegnare la propria struttura operativa a “immagine e somiglianza” della banca, velocemente.
Prendendo in prestito quanto dichiarato da Andrea Resti, professore dell’Università Bocconi e consulente del parlamento europeo in materia di vigilanza bancaria che conferma: “alle banche italiane verrà concesso un po’ di tempo, forse anche un anno per raggiungere gli obiettivi di riduzione concordati con la Bce, poi aumenterà la pressione”, il fattore tempo è ormai diventato un must.
Tutto questo è ancora più stringente se pensiamo che anche le linee guida Bce rivolte alle banche le hanno indotte ad applicare le migliori strategie di recupero interno e in outsourcing.
Abbiamo avuto da queste analisi la consapevolezza che la scelta delle società di recupero da parte delle mandanti si basava sempre più sulla robustezza del sistema informativo e con una gestione in ottica di impresa.
Ed ecco che ci siamo imposti di introdurre in azienda il concetto di Industry 4.0, non perché è un termine di moda ma perché si sposa molto bene alle esigenze di questo particolare momento storico.
La conseguenza diretta è stata la rielaborazione e lo sviluppo in ottica industriale del nostro sistema informativo/gestionale che per l’appunto è stato battezzato SicoWeb 4.0.
Ad oggi possiamo dire con orgoglio che grazie alla crescente soddisfazione delle nostre mandanti la scelta si è rivelata azzeccata.
Ing. Giuseppe Bonina